lunedì 11 giugno 2012

500 kg di Donne, per favore.


Leggevo sul Corriere della Sera, un mese fa, che altissime percentuali di donne in italia, oltre il 30%, vengono pagate meno degli uomini, non hanno potere decisionale per gli acquisti in famiglia e non fanno spese per se stesse. La loro disoccupazione supera di molto quella maschile.

Pochi giorni fa ho acceso la tv e ho visto miss Padania.
Questo programma riassume come i sistemi d'"informazione" attuali  stanno facendo di tutto per mostrare una donna sempre più oggetto e sempre meno essere vivente. La tv è ancora la regina delle nostre case, dal momento che condividiamo la sua compagnia fin dalla tenera età. Perciò essa è responsabile di buona parte dei nostri gusti, comportamenti ed educazione. L'immagine in movimento mescolata al suono invade il cervello in maniera estremamente impregnante.
La tv, si nota, nei così detti varietà, nei vari format che la maggior parte della gente guarda, sta copiando il mondo dell'hard proponendo nuove inquadrature sempre più spinte. Sugli schermi, si insegue un ideale pornografico quando si mostra la donna.

Perché?

Perché il mercato dell'hard è uno dei più forti del pianeta. Non conosce crisi. Messaggi subliminali (ormai molto espliciti) provenienti dallo schermo della regina di (quasi) ogni casa, non possono che fare "bene" a quest'industria, che fattura ogni anno miliardi di euro solo nel nostro paese. Entrare nella nostra quotidianità, ammaliarci con corpi da favola ammiccanti è il modo migliore per spingerci a sentire quel tipo di immaginario familiare, parte di noi. Cercarlo poi nelle varie forme che questo mondo assume e mette a disposizione, dai film, agli spettacoli, all'oggettistica, diviene una conseguenza quasi naturale.



Scopro sulla rete un video agghiacciante: The Shocking Thruth, girato da una regista svedese (Alexa Wolf) nel 2000. La verità non solo è scioccante ma terribile. Scopri che tutte (o quasi) le porno attrici hanno subito violenza carnale in giovane età.  Non voglio fare psicologia spicciola, il dolore delle persone merita rispetto e silenzio. Ma questo dato non può che far trapelare l'inquietante sospetto che queste ragazze intraprendano carriere hard non per volontà, come credevo, ma perché, forse, il trauma della violenza le porta in qualche modo a voler rivivere quei dolorosi momenti. Per cercare di liberarsene una volta per tutte. Per capire cosa è successo loro, trovare risposte a una  barbarie che non ha nessuna risposta logica. E il mondo dell'hard ne approfitta, rimpolpando le proprie fila. Nel disperato tentativo di affrontare i demoni con una terapia d'urto devastante, queste donne finiscono inevitabilmente per perdersi in un mondo che ricorda troppo da vicino le squallide  figure che hanno abusato di loro. Venire a sapere quante pornoattrici (e pornoattori) si suicidano in giovane età, è un pugno nello stomaco che lascia senza parole. Non voglio fare il bacchettone, il moralista. Anche io ho guardato produzioni del genere. Eppure, da quando ho scoperto questa Shocking Thruth, non riesco a pensare alle ragazze del porno se non come vittime di qualcosa di malato. E non a professioniste che hanno deciso in libertà. Perciò non riesco più a guardare film hard.


La donna diviene un oggetto.


La donna nasconde le violenze che subisce nel 90% dei casi.
La donna nasconde il tempo che la invecchia col lifting.
In entrambi i casi è mossa dallo stesso principio: nascondere il suo passato con vergogna.

Perché?


Perché nascondendo le rughe come i ricordi, in realtà nasconde se stessa. Nasconde l'essere umano che è in lei, per adeguarsi a divenire ciò che vuole il mercato. Un oggetto buono a far raggranellare quattrini alle industrie.

Questa brutale mercificazione non è circoscritta all'universo femminile. Ma coinvolge tutti tutti noi. L'"oggetto donna" viene venduto perché c'è domanda, perché esiste qualcuno che la "compra". Orrendamente triste, ma vero.
La conclusione è che stiamo diventando tutti semplici fruitori, macchine che acquistano cose.
Non importa se prede e o vittime, tutti siamo stati fagocitati dal supermercato globale che sta cancellando la nostra umanità per farci diventare consumatori.

E a forza di consumare, si scava una voragine da cui è impossibile risalire.

La perdita dell'identità della donna dilaga a tutte le persone del mondo.
L'essere femminile, in questa silenziosa emoraggia di valori, si fa martire. E come martire diventa mito, il simbolo di un'ingiustizia che va denunciata e combattuta.



sabato 9 giugno 2012

4.5 Richter 4:5 AM

Ore 3.10
Arrivo a casa.
La cosa più piatta dei piedi da hobbit che tengo è l'encefalogramma.
Stanco, mangiato come un maiale, bella serata in compagnia di amici che non vedevo da tempo.
La cosa peggiore per chi si vuole buttare a letto è sapere che fai troppo schifo per piazzarti sotto le lenzuola perciò fra te e il sonno c'è un noioso percorso che va dalla doccia al lavaggio denti al mettersi le mutande.
Per chi ha sonno questo percorso diventa una specie di cammino Santiago de Compostela.

Ore 3.50
Mi decido. Poco da tentennare. Prima inizio, prima vado a dormire. So cosa provava Messner mentre, un passo ogni quarto d'ora, mirava alla cima dell'Everest.
Ciondolo uguale verso il bagno.
Penso di essermi addormentato sotto l'acqua perché non ho ricordi precisi, però alla fine profumavo sapone. Il pilota automatico ha fatto il suo dovere.

Ore 4.05
Sto per spiaggiarmi nella beatitudine sotto coperta. Mi sento come dentro un barattolo di marmellata. Se non dormo mi si scioglieranno gli occhi, poi colerà fuori quel che rimane del cervello.

Arriva.

All'inizio sembra un'auto con la marmitta che sta per staccarsi, mentre parcheggia di sotto.
Poi un camion con le ruote quadrate.
Poi un aereo di Aviano che viene a parcheggiarsi sulla portaerei che hanno costruito al posto del tetto dell'ex scuola di Casso. (Per sposarsi bene con il resto del paesaggio...).

Infine mi rendo conto che può essere solo uno scossone. Bello forte.
Durato abbastanza da convincermi ad aprire la finestra. Ho la fortuna di avere il pavimento esterno a un metro, in caso di bisogno non serve che mi diletti a imitare un Superman dei poveri. Non Volo (messaggio sibliminale). ;)

Poi smette.


Scompare come scompare il sonno.

Maledizione!

Il cane dorme pancia in su. Il sesto senso dei piccoli mammiferi dev'essere diverso da quel che ci si immagina. Forse fanno casino solo in caso di reale pericolo. Anche i gatti dormono. Dormono tutti.
Che invidia.
I vecchi ertani non sono usciti per strada. Forse la scossa del '63, che rulla ancora nei loro ricordi, ha scardinato anche frammenti di DNA. Si sono perciò modificati. Di questa scossetta se ne sono fatti un baffo.


Il mattino seguente le redazioni dei giornali locali è si sono sparate REDBULL per endovena. Non c'è altra spiegazione al loro fervore ipereccitato.
Si parla solo della scossa. La notizia è troppo inconsistente per meritare così tanto clamore. Ma alle redazioni questo non importa. Niente danni o feriti, per fortuna. La scossa è stata forte ma non così forte.

Alcuni mesi fa rimasi a parlare ore con una signora che lavora in una baita isolata dal resto del mondo, in compagnia solo delle sue mucche da latte. Soffre di solitudine cronica e, moderna sirena, quando incontra una persona (che il più delle volte si reca da lei per acquistare i prodotti di latte che produce), l'arpiona e non la molla più.
I capi redazione dei giornali di qui, stamane, mi hanno dato quest'impressione. Sempre lontani dal clamore, soffrono di solitudine per notizione. E così ecco che adesso ne hanno una che, pur non avendo la portata di altre più gravi, fa comunque "notizia". E non la mollano più.

Io intanto ho spostato il geranio.

E ho sonno.


venerdì 1 giugno 2012

Terremoto Emilia:la gente mormora e i media tacciono

Riporto la testimonianza di un'amica, Alessia, che vive a Piacenza. Mi ha scritto ieri sulla bacheca di facebook dopo averle chiesto un resoconto in diretta:

"Matte, qui a Piacenza le scosse si sono avvertite tremendamente bene purtroppo. La paura è stata tanta, hanno evacuato scuole, tribunale e vari uffici del centro storico. Grossi danni per fortuna non ce ne sono stati, a parte qualche crollo di cascine o chiese in provincia. L'unica cosa grave è stato il crollo di parte di un caseificio a Castelvetro (paese qui in provincia), in cui due operai sono rimasti feriti, uno in modo grave. Cmq da queste parti non si parla altro delle trivellazioni per l'estrazione di idrocarburi come possibile causa del dissesto geologico e dei conseguenti terremoti! Tutti lo sanno, ma i media non ne parlano: è una vergogna!!! All'inizio dell'anno il Ministero e la Regione Emilia Romagna hanno dato l'ok per le perforazioni del terreno, in cui vengono pompati liquidi ad alta pressione, per l'estrazione di idrocarburi. E le zone delle perforazioni sono esattamente quelle dell'epicentro!!! (Finale Emilia, Medolla, Mirandola, ecc.) Ora mi chiedo: sono solo coincidenze??? O queste pratiche, VIETATE IN MOLTI ALTRI STATI PROPRIO PER ELEVATO RISCHIO SISMICO, possono essere la causa del dissesto geologico delle faglie??? (questo spiegherebbe anche il fenomeno della fuoriuscita di liquidi e fanghiglia dal terreno in molte zone terremotate!) Ecco il Decreto Ministeriale...se leggi alla fine c'è l'elenco dei paesi in cui si eseguono le perforazioni...ED E' UNA COINCIDENZA DAVVERO STRANA!!! (questi giacimenti per l'estrazione di idrocarburi sono per la maggior parte in pianura padana, ma anche in Abruzzo e Basilicata!)"



Per la prima volta vengo a conoscenza di una pratica di perforazione della crosta terrestre "fracking", che potrebbe causare rischi sismici. Ne ero all'oscuro.
Vuoi sapere cos'è? Clikka qui.
Non posso dire se sia vero oppure no, però dalle testimonianze fin'ora raccolte, il tema in Emilia fa discutere.
Ecco cosa scrive Rosanna. Piacentina anche lei:


"Sono di Piacenza anch'io e confermo tutto quello che ha scritto Alessia;del fracking se ne parlava oggi a scuola con i colleghi. I pareri sono discordanti, ma io rifletto su una cosa: per anni ci hanno raccontato che la Pianura Padana, in quanto pianura alluvionale è a rischio sismico ridotto e finora in effetti grossi eventi sismici non ne abbiamo subiti. I terremoti si sono verificati spesso lungo la dorsale appenninica; le scosse che stiamo avvertendo dal 25 gennaio si sono verificate con epicentri in pianura e questa è un'anomalia che potrebbe essere spiegata proprio con altre cause come quelle riportate da Alessia. Non dimentichiamo anche che Piacenza si trova a 15 km da una centrale nucleare ( Caorso), dismessa è vero, ma con dei depositi di scorie in zona. Nessuno parla nemmeno di questo particolare, ma c'è poco da stare tranquilli".



Ho letto molti quotidiani questi giorni, ma da nessuna parte si legge di questi timori che ha la gente. 
Perchè?
Forse vale la pena analizzare anche questo aspetto, oltre che la fragilità strutturale dei capannoni.


Facebook si fa portavoce di dettagli che i quotidiani e altri mezzi d'informazione filtrano, o ignorano. Sarebbe bello raccogliere altre testimonianze delle persone che abitano le zone colpite dal sisma. E capire quanto esteso è il timore per questo tipo di interventi sul terreno.


Se vuoi approfondire.